Anche se non c'è un kireji, il toriawase dell'hokku funziona meglio usando il secondo verso come perno tra il primo e il terzo: in questo modo crea una certa sospensione e allarga molto lo spazio poetico, con un bell'effetto di yugen. Riducendo al minimo la presenza di un soggetto, il tanka complessivamente ne risulta raffinato. Inoltre la posizione centrale dell'aggettivo possessivo aumenta il senso generale di riflessione, in un movimento di estroflessione e introiezione che ricorda molto la respirazione, in un diretto rimando al kigo, "vento di marzo".
Anche se non c'è un kireji, il toriawase dell'hokku funziona meglio usando il secondo verso come perno tra il primo e il terzo: in questo modo crea una certa sospensione e allarga molto lo spazio poetico, con un bell'effetto di yugen. Riducendo al minimo la presenza di un soggetto, il tanka complessivamente ne risulta raffinato. Inoltre la posizione centrale dell'aggettivo possessivo aumenta il senso generale di riflessione, in un movimento di estroflessione e introiezione che ricorda molto la respirazione, in un diretto rimando al kigo, "vento di marzo".
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