Anche questo yotsumono ha un gusto molto ironico e cerca di riprodurre lo stile haikai dello Shōmon. Sui primi due ku cfr. http://laranadibasho.blogspot.it/2012/12/foglie-secche_8.html Il daisan si collega in modo piuttosto stretto giocando sul doppio senso di “vecchia” e sull’“olio”, a cui è accostata la nocciola (necessario kigo autunnale). La “vecchia”, invece, è ora un’anziana che ha difficoltà a mangiare la nocciola. Molto ji, evidentemente, e molto umoristico, in perfetto stile haikai. Allo stesso modo, il daishi conclude con un’allusione poetica (e, al limite, un uzumiku), evocando il ku di Kyorai presente nel Machi naka wa:
Chissà perché mai Ha le lacrime agli occhi Sorbendo il riso?
Ma qui, ironicamente, ipotizza che le lacrime siano dovute a qualcosa nell’occhio, come se si trattasse di qualcuno che voglia dissimulare.
Anche questo yotsumono ha un gusto molto ironico e cerca di riprodurre lo stile haikai dello Shōmon. Sui primi due ku cfr. http://laranadibasho.blogspot.it/2012/12/foglie-secche_8.html
RispondiEliminaIl daisan si collega in modo piuttosto stretto giocando sul doppio senso di “vecchia” e sull’“olio”, a cui è accostata la nocciola (necessario kigo autunnale). La “vecchia”, invece, è ora un’anziana che ha difficoltà a mangiare la nocciola. Molto ji, evidentemente, e molto umoristico, in perfetto stile haikai.
Allo stesso modo, il daishi conclude con un’allusione poetica (e, al limite, un uzumiku), evocando il ku di Kyorai presente nel Machi naka wa:
Chissà perché mai
Ha le lacrime agli occhi
Sorbendo il riso?
Ma qui, ironicamente, ipotizza che le lacrime siano dovute a qualcosa nell’occhio, come se si trattasse di qualcuno che voglia dissimulare.