venerdì 7 dicembre 2012

Gelo dai monti



Gelo dai monti
L'abete si rifugia
Presso il camino
[Maria Valeria Ferruzza]

Escono gli operai
Con le dovute strenne
[Diego Rossi]

Sferraglia il treno
Le rotaie consunte
Tornando a casa
[Maria Valeria Ferruzza]

Gioca felice il bimbo
Chino sul modellino
[Diego Rossi]

foto di Maria Valeria Ferruzza








1 commento:

  1. L’hokku è un monji tendente al ji. Il gelo, l’abete, il camino (tutti kigo invernali) dipingono fondamentalmente un quadretto natalizio (l’abete rifugiato presso il camino non può che far pensare all’albero di natale) e restituiscono abbastanza bene il clima di calore casalingo che si cerca in queste feste. Il toriawase è affidato allo stacco tra il primo verso (molto mon) e l’enjambement degli altri due (molto più ji).
    Il waki coglie, evidentemente, questo “odore”, al quale si ricollega con le “strenne” (evidente kigo invernale, anzi “natalizio”) ma lo ricontestualizza nell’immagine di operai che escono dalla fabbrica, presumibilmente nel giorno della vigilia. Il collegamento è decisamente so, perché appunto non c’è nessun riferimento diretto all’hokku.
    Il daisan è, sostanzialmente, un keiki del waki che esplicita il rientro a casa degli operai ― rischiando, peraltro, di creare un loop con l’uchikoshi, dal momento che si avverte lo stesso senso di “rifugio”. Non c’è kigo. È una descrizione molto ji di una scena urbana. Il collegamento è, di fatto, piuttosto stretto, anche se manca un riferimento diretto: probabilmente uno shinso.
    Il rischio è quello di creare poco movimento, poiché in tutti e tre si avverte questo stesso “odore” di casa, il senso del rientro e del rifugio. Per questo il daishi si collega per associazione d’immagini e ricontestualizza il treno nell’immagine di un bambino che gioca con un vecchio modellino. L’atmosfera di fondo non è abbandonata ma modificata in direzione di un’immagine nuova, piuttosto ji, che fa da chiosa allo yotsumono, nella suggestione di un bambino che vaga con la fantasia; ma che potrebbe rilanciare comunque in un successivo sviluppo.

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