venerdì 30 novembre 2012

Agrumi verdi


Agrumi verdi,
Fuori i vetri appannati,
Calore del tè!

[Boncha]

Non si vede che nebbia
E le tazze fumanti.

[Kyoraya]

Nel cielo gonfio
Una piccola averla
Sta passando ora.

[Boncha]

Già vola primavera.
Veri amici, cantiamo!

[Kyoraya]



1 commento:

  1. L’hokku è ben costruito: “agrumi verdi” fa da kigo autunnale e il toriawase è fornito dall’opposizione dentro-fuori. È solo un jimon o un monji. Il waki si collega al tè e ai vetri appannati e descrive la scena di un locale circondato dalla nebbia (kigo autunnale). Più incerto è il collegamento del daisan: al limite è pressoché scollegato, se non per un vago riferimento al maltempo (la nebbia e il cielo gonfio). L’averla (mozu 鵙) è kigo autunnale. Sembra quasi un haiku (peraltro molto bello) inserito un po’ forzatamente. Il daishi, invece, si collega perfettamente, attraverso il “vola” che si richiama all’averla e coglie quindi l’umore di sorpresa e gioia alla vista dell’uccello. Tuttavia non è un ku molto efficace. Il riferimento alla primavera (dovuto evidentemente al rispetto dell’ageku) è molto affettato e l’esclamazione è troppo diretta. Ad ogni modo, risponde bene alle esigenze della strofa, perché, pur collegandosi bene, cambia radicalmente la scena: ora si parla di un gruppo di amici che, probabilmente, sta facendo una scampagnata e vede volare un uccello, presentendo una bella giornata quasi primaverile. L’atteggiamento buonista potrebbe addirittura far pensare a un gruppo di boyscout o di parrocchiani.
    È molto apprezzabile, soprattutto, il lavoro sullo tsukeai e sui kigo: si nota subito che c’è stata una ricerca e che ogni ku è stato studiato con cura. Ne vien fuori uno yotsumono pulito, semplice, ben eseguito.

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