Un buon hokku, che restituisce perfettamente il “sentimento” dell’autunno. “Ricci”, sottintendendo “ricci di castagne”, è un perfetto kigo autunnale. Ottimo il gioco sottile tra i versi: “infuocati” può essere riferito a “viali”, che sono quindi infocati dal rosso delle foglie autunnali, oppure ai “ricci”, supponendo una parentetica (“i ricci - infuocati - lasciano tenui ricordi”), nel qual caso dà l’idea di un rogo di ricci dopo la raccolta delle castagne o anche fa pensare alle caldarroste che in entrambi i casi sollevano odori carichi di ricordi, così come i viali infocati di rosso comunicano quella mestizia autunnale che induce alla rimembranza. Funziona bene il toriawase. Il waki si lega strettamente all’hokku, confermando l’immagine del viale, che però ora sembra di città, dove un gruppo di persone parlotta, calpestando le foglie secche, evidente kigo autunnale. “Crocchiano” gioca con il “borbottano” degli uomini e sembra rispondervi. Il daisan rilancia il borbottio degli uomini, collegandosi molto bene al waki attraverso le “voci”. L’allontanamento dall’uchikoshi è un po’ dubbio, perché i tre versi sono tra loro molto vicini. Tuttavia, nel complesso, si può accogliere questo daisan, che introduce un mese e un finale molto piacevole (“la vita scorre”) anche se un po’ facile. È necessario introdurre il mese perché né il cielo pesante, né la pioggia, che pure è suggerita da questi versi, sarebbero di per sé un kigo.
Un buon hokku, che restituisce perfettamente il “sentimento” dell’autunno. “Ricci”, sottintendendo “ricci di castagne”, è un perfetto kigo autunnale. Ottimo il gioco sottile tra i versi: “infuocati” può essere riferito a “viali”, che sono quindi infocati dal rosso delle foglie autunnali, oppure ai “ricci”, supponendo una parentetica (“i ricci - infuocati - lasciano tenui ricordi”), nel qual caso dà l’idea di un rogo di ricci dopo la raccolta delle castagne o anche fa pensare alle caldarroste che in entrambi i casi sollevano odori carichi di ricordi, così come i viali infocati di rosso comunicano quella mestizia autunnale che induce alla rimembranza. Funziona bene il toriawase.
RispondiEliminaIl waki si lega strettamente all’hokku, confermando l’immagine del viale, che però ora sembra di città, dove un gruppo di persone parlotta, calpestando le foglie secche, evidente kigo autunnale. “Crocchiano” gioca con il “borbottano” degli uomini e sembra rispondervi.
Il daisan rilancia il borbottio degli uomini, collegandosi molto bene al waki attraverso le “voci”. L’allontanamento dall’uchikoshi è un po’ dubbio, perché i tre versi sono tra loro molto vicini. Tuttavia, nel complesso, si può accogliere questo daisan, che introduce un mese e un finale molto piacevole (“la vita scorre”) anche se un po’ facile. È necessario introdurre il mese perché né il cielo pesante, né la pioggia, che pure è suggerita da questi versi, sarebbero di per sé un kigo.