Un componimento molto gradevole, molto descrittivo e tendenzialmente mon. Tuttavia, più che di uno yotsumono, quindi più che di un renga, si tratta di una poesia occidentale, a tutti gli effetti, che si limita a seguire la metrica giapponese. Sarebbe quindi riuscito meglio come sonetto. Perché? Perché, di fatto, è la descrizione di un’unica scena snocciolata in dieci versi: le strofe seguono uno stesso flusso d’immagini, sono sempre un keiki, e non sono collegate bene fra loro. Meglio: il waki potrebbe essere invertito tranquillamente con il daisan o con il daishi, ma anche l’hokku può stare in una qualunque altra posizione. Semmai c’è un passaggio da un quadro d’insieme a un taglio via via più ristretto. Se fosse un sonetto, potrebbe suonare così:
Uno squarcio fra nubi, sera d’autunno, La luna sorride e si chiudon gli ombrelli La sciarpa nel vento, un lieve tintinno, Solitario viandante tra mulinelli Di foglie rosse secche e aghi dei pini, Si rifugia curvo dentro una taverna: Odor di vin novello tra gli alti tini, Fragranza di lampone ― mi dia un’averna!
Non particolarmente brillante ma forse più consono ad esprimere un certo tipo d’estetica …
Un componimento molto gradevole, molto descrittivo e tendenzialmente mon. Tuttavia, più che di uno yotsumono, quindi più che di un renga, si tratta di una poesia occidentale, a tutti gli effetti, che si limita a seguire la metrica giapponese. Sarebbe quindi riuscito meglio come sonetto. Perché? Perché, di fatto, è la descrizione di un’unica scena snocciolata in dieci versi: le strofe seguono uno stesso flusso d’immagini, sono sempre un keiki, e non sono collegate bene fra loro. Meglio: il waki potrebbe essere invertito tranquillamente con il daisan o con il daishi, ma anche l’hokku può stare in una qualunque altra posizione. Semmai c’è un passaggio da un quadro d’insieme a un taglio via via più ristretto. Se fosse un sonetto, potrebbe suonare così:
RispondiEliminaUno squarcio fra nubi, sera d’autunno,
La luna sorride e si chiudon gli ombrelli
La sciarpa nel vento, un lieve tintinno,
Solitario viandante tra mulinelli
Di foglie rosse secche e aghi dei pini,
Si rifugia curvo dentro una taverna:
Odor di vin novello tra gli alti tini,
Fragranza di lampone ― mi dia un’averna!
Non particolarmente brillante ma forse più consono ad esprimere un certo tipo d’estetica …